La natura a portata di mano

3 Maggio 2023

Nizza, città verde del Mediterraneo

Nizza, conosciuta prevalentemente nella sua veste marittima, merita anche di essere scoperta sotto un altro aspetto: quello dei suoi giardini e degli spazi protetti che la circondano.

I nizzardi sono da sempre intimamente legati alla propria terra e alle montagne e hanno un debole per gli spazi verdi, dove amano rilassarsi. 

Grazie alla sua posizione invidiabile, il parco della collina del castello è un balcone sulla città con una vista mozzafiato sul Mediterraneo. Quando venite a Nizza, non dovete assolutamente perdervela. Questo sito naturale evoca, con le sue rocce e cascate, i giardini Belle-Époque, ricchi di giochi d’acqua e colori.

La promenade du Paillon, un percorso verde che attraversa la città, coniuga la scoperta della natura al suo design moderno tramite un percorso pedonale nel cuore della città composto e una zona dedicata al relax.

Il Parco Forestale del Monte Boron è un must. Dal centro di Nizza, con i suoi 11 km di sentieri segnalati intorno al forte del Monte Alban è una delle mete preferite dei nizzardi .

Da fare: salite sul Mont-Alban con un veicolo motorizzato Nice Car per un giro di 2 ore.

La Promenade du Paillon, Nice

I parchi naturali intorno a Nizza

Intorno a Nizza e vicino alle città circostanti, i Parchi Naturali Dipartimentali offrono uno scrigno di verde in un ambiente più o meno urbanizzato.
Ma innanzitutto occorre una spiegazione. In Francia ci sono Parchi Naturali (dipartimentali o regionali) e Parchi Nazionali.
I Parchi Naturali sono supportati da una collettività locale (insieme di comuni, dipartimento o regione) e sono strumenti di protezione di determinati ambienti. Essi possono contenere zone di riserva e possono essere ad accesso più o meno limitato.
I Parchi Nazionali sono creati e gestiti dallo Stato e sono riconosciuti a livello internazionale. Hanno una zona centrale in cui si applicano norme severe per proteggere queste aree eccezionali.

Nel territorio metropolitano di Nizza esiste il Parco Nazionale del Mercantour, come anche altri parchi naturali dipartimentali, che sono spazi apprezzati da chi ama passeggiare e scoprire nuovi luoghi.
Infine, esistono anche zone di protezione chiamate zone Natura 2000, gestite da un servizio della Metropoli di Nizza e nelle quali sono state attuate misure di protezione, grazie soprattutto al sostegno dell’Europa. Spesso, le zone Natura 2000 vengono create per proteggere una specie a rischio o in via di estinzione (zone per pipistrelli, aree per la flora endemica, zone per speleomanti, cioè una specie di lucertola della Vésubie molto rara).
In conclusione, il nostro territorio è ricco di specie rare, di ambienti originali e di spazi protetti!

Alcune idee per le vostre passeggiate nei Parchi Naturali Dipartimentali

Con i suoi 662 ettari distribuiti nei comuni di La Trinité, Villefranche, Eze e La Turbie, la Grande Cornice è un vero e proprio balcone sulla Costa Azzurra.

Da lassù, la vista mozzafiato vi farà dimenticare tutto il resto. La roccia calcarea e le numerose falesie (i Baous), permettono lo sviluppo di una flora tipica delle foreste mediterranee. Orchidee come l’Ophrys di Bertoloni (fiori che si travestono da ape per sedurre gli insetti impollinatori) e fiori rari, come l’Acis nicaeensis, sono tutti da scoprire.

Sopra Vence, scoprite il Parco del Plan des Noves, un altopiano di 800 ettari nel cuore della zona dei Baous e situato vicino al Col de Vence.

Si cammina circondati da maestosi boschi di querce, prugnoli e rosa canina, che sono anche il paradiso degli uccelli. 

Questi ambienti sono ancora oggi legati alla pastorizia. Infatti, le greggi di pecore che vi pascolano contribuiscono alla manutenzione delle praterie, ricche di fauna e flora. Questi spazi sono talmente unici da essere classificati Natura 2000.

Un’ultima idea per le vostre passeggiate attorno a Nizza è il Parco del Lago del Broc vicino al comune di Carros.

Questo lago deve le sue origini all’estrazione dei granulati dalle rive del Var negli anni ’50. Ora area protetta, è una zona molto frequentata dagli uccelli migratori.

In inverno, vi si trovano il gabbiano melanocefalo, oltre a numerose specie di pesci che nutrono il falco pescatore e il grande cormorano che spesso si lascia facilmente ammirare. Gli aironi popolano anch’essi il sito.

Come avrete capito, il Parco del Lago del Broc è un luogo tutto da scoprire se siete amanti degli uccelli. In primavera, potrete assistere anche ai “concerti” delle rane.

Tra sentieri costieri, foreste mediterranee, Baous, laghi e fiumi, il nostro territorio non manca di risorse per gli amanti del verde. Ma ora voltiamo le spalle al mare per scoprire il nostro asso nella manica, il Parco Nazionale del Mercantour!

Un territorio emblematico: Il Parco Nazionale del Mercantour

In Francia ci sono 11 Parchi Nazionali di cui 4 nelle zone montane. Questi parchi proteggono territori eccezionali e il loro status è riconosciuto a livello internazionale.
Il Parco Nazionale del Mercantour, creato nel 1979 (ha festeggiato i suoi 40 anni l’anno scorso) è un gioiello che percorre l’omonima catena montuosa e si estende su 2 Dipartimenti, le Alpi Marittime e le Alpi dell’Alta Provenza.
È il parco più ricco e completo a livello di biodiversità, dato che conta numerosi biotipi: si passa dalla foresta mediterranea alla flora alpina sulle cime delle montagne.
Alcune specie lo hanno reso celebre. Tra di essere troviamo ovviamente il lupo, il cui ritorno nel 1992 dall’Italia ha fatto davvero molto scalpore. Animale mitico, cristallizza tante emozioni, dall’amore, alla rabbia, fino all’ammirazione e l’odio, tutto in una sola volta. Nel corso delle vostre escursioni, probabilmente non avrete modo di vederlo. Ma a volte la sensazione di essere osservati vi potrà pervadere, come se vi avesse fiutato, come se vi stesse osservando da un pezzo. Un gruppo di camosci fugge, anche loro forse lo avvertono…
Anche altre specie hanno contribuito a costruire la fama del parco, come lo stambecco delle Alpi e il gipeto, le cui immissioni di nuovi esemplari hanno permesso, al primo, di rafforzare una popolazione moribonda e, al secondo, di favorire un ritorno tanto atteso.

Che emozione oggi sapere che delle coppie di gipeti ritornano da un anno all’altro per deporre e allevare i loro piccoli nel Mercantour, dopo anni di vagabondaggio.
Attualmente il Parco Nazionale e il suo vicino italiano (il parco delle Alpi Marittime) si sono lanciati in un grande inventario biologico generalizzato (ATBI: All Taxa Biodiversity Inventory). 11.000 specie o sottospecie, tra cui decine di nuove specie finora sconosciute (lumache, licheni, muschi, insetti), sono già state inventariate da più di 400 specialisti.

La foresta di larice nel cuore del Parco Nazionale

Quando entrate, un mondo di sensazioni vi pervade.

La prima cosa che ci colpisce sono i giochi di chiaroscuro, dal tenero verde della primavera all’esuberante arancione dell’autunno. Il larice, unica conifera a perdere i suoi aghi in inverno, vi offre una grande varietà di colori.

Veloce come una scheggia, lo scoiattolo scende da un tronco per intrufolarsi in qualche cespuglio. In lontananza, il timido camoscio bruca i nuovi germogli ai margini della foresta.

Se ci concentriamo sugli odori, troviamo in primo luogo il profumo dei fiori. Poi più fine, l’odore del legno, la leggera fragranza della resina, ma anche il profumo dell’erba, quella che si calpesta sotto ai piedi: tutti questi profumi vi accompagneranno lungo il percorso.

L’ estate è la stagione dei lamponi. In autunno, avrete la possibilità di assaggiare i mirtilli. In primavera, vi delizierete con i fiori di larice, piccole infiorescenze purpuree, che presto verranno colti dalla gente del luogo per trasformarsi in uno sciroppo dalle molteplici virtù.

Questa meravigliosa foresta di larice è anche un mondo di suoni: scricchiolio di rami sotto ai piedi, crepitio di aghi di larice, fruscii di lucertola, grida di un rapace…

Per completare la scoperta dell’universo montano, affidatevi all’ultimo senso, il tatto: avvicinatevi a un larice, abbracciate il suo tronco, sentite la ruvidezza della corteccia sulla vostra guancia, fate una pausa e unitevi a questo gigante centenario o addirittura millenario.

Sentite il calore del sole sul viso, poi improvvisamente la freschezza del sottobosco che vi farà rabbrividire. Sono sensazioni che ci connettono al mondo che ci circonda.

Le nostre idee scoperta

Escursioni contemplative

Con le guide Tinée Mercantour e Onil, che vi accompagneranno nel corso di escursioni meditative o passeggiate, potrete imparare a scoprire ed esplorare tutte queste sensazioni. Esercizi alla portata di tutti vi permetteranno di entrare in connessione con l’ambiente e di percepire la vita intorno a voi, serbatoio inesauribile di energia positiva.

Questa foresta, che veste le nostre montagne, è da scoprire partendo dalla Haute Tinée o dalla valle della Vésubie. Essa diventa un vero e proprio set fotografico per gli amanti dei colori di fine settembre o inizio ottobre, quando i larici assumono i toni dell’arancio.

Insolita idea di alloggio

Per un’immersione totale nella foresta, scoprite gli écrins de Belvédère e la notte in Lov’nid, capanne sugli alberi completamente in linea con l’ambiente che le circonda!

Crediti Foto: OTM A.ISSOCK, Ville de Nice, Jean-Jacques GIORDAN


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Marie