Jeanne 1ère, dite la reine Jeanne (1326-1382) Souveraine de Naples, de Sicile et de Jérusalem, comtesse de Provence, de Forcalquier et de Piémont. Mariée par raison d'état, dès l'âge de huit ans, à son cousin André de Hongrie, âgé de sept ans.
Giovanna I, detta la regina Giovanna (1326-1382) Sovrana di Napoli, Sicilia e Gerusalemme, contessa di Provenza, Forcalquier e Piemonte. Sposata per motivi di stato, all'età di otto anni, con suo cugino André d'Ungheria, di sette anni. Giovanna fu accusata dell'omicidio di suo marito, che fu assassinato a seguito di un complotto guidato da Luigi di Taranto. Ancora bella e insaziabile per i piaceri dell'amore, Giovanna si risposò con suo cugino Giacomo III di Maiorca, più giovane di lei di dodici anni, e alla sua morte, con Otone di Brunswick, un principe tedesco, devoto alla sua regina. Costantemente inseguita dai suoi nemici, tra cui Luigi d'Ungheria, fratello di André, la regina Giovanna fu strangolata nell'oscura fortezza di Muro sugli Appennini. La regina Giovanna lasciò in eredità la Provenza a uno dei suoi nipoti, Luigi I d'Angiò. A Napoli, ha lasciato il ricordo di una regina leggera e incoerente "molto poco dignitosa e incapace di governare". In Provenza, invece, è apparsa come una regina leggendaria, la pura incarnazione di un sogno, un simbolo vivente di bellezza e poesia. La regina Giovanna venne solo una volta in Provenza, ad Avignone, ma vi appare in tutto lo splendore della sua bellezza. Non dobbiamo stupirci che ci siano ancora tanti castelli, cappelle, palazzi, giardini e strade che portano il nome della regina Giovanna, e il più delle volte in luoghi dove probabilmente non è mai venuta.
La regina Giovanna ha legato il suo nome a questo luogo attraverso una leggenda. Una vigilia di Natale, la regina aveva fatto in modo che il suo paggio preferito Aubepin passasse una notte d'amore nel castello. A mezzanotte, arrivò sotto le mura del castello. Lei lo chiama ma un urlo risponde: il giovane paggio sta morendo con un pugnale nella schiena. Lui muore tra le sue braccia. Per dieci anni Jeanne non ritorna. Un giorno di Natale, vuole ascoltare la messa un'ultima volta nel suo castello di Vence. Arriva lì accompagnata da alcuni amici. Nella grande sala, un cespuglio di biancospino è cresciuto proprio nel punto in cui il paggio è morto. Jeanne cadde in ginocchio, rimase prostrata a lungo e, miracolosamente, quando si alzò il cespuglio era in fiore con biancospini rossi. La leggenda dice che ogni notte di Natale un cespuglio di biancospino fiorisce nel castello della regina Giovanna.
Dalla Place du Grand Jardin, segui l'Avenue de la Résistance. All'incrocio di Maréchal Juin, continuare dritto, Avenue du Maréchal Foch, Avenue Humbert Ricolfi. Prendete la seconda strada a destra, chemin des Aspras. Poi prendi il chemin de l'Ormée, il sentier de Rolland che porta al chemin des Salles. Qui si attraversa una vasta zona ombreggiata, poi un piccolo sentiero che si snoda nella gariga, lasciando quello che si arrampica sulle colline di fronte a voi. Si gira a sinistra e si passa il belvedere di Malvan, un piccolo ruscello. Sopra di voi sul suo sperone roccioso, il castello della regina Jeanne*, il cui vero nome è Château du Malvan, passate davanti alla cappella Saint Raphaël e il sentiero vi conduce alle rovine del castello, le cui origini sono molto antiche. A partire dal X secolo, questo luogo servì da rifugio per gli abitanti di Vence, proprio come il sito di Baou des Blancs. Fu nel 1747, durante la ritirata degli imperiali, che il castello fu distrutto.
Il ritorno avviene attraverso lo Chemin des Cambreniers, poi passando sotto un viadotto lo Chemin des combattants en AFN, arrivando a Vence attraverso l'Avenue Humbert Ricolfi e l'Avenue de la Résistance.
Tariffe
Accesso libero.
Periodi di apertura
Tutto l'anno.