(Contre-)culture industrielle. Pour une histoire de l’art alternatif

Conferenza

17 Dicembre 2024

Martedì 17 dicembre 2024 alle 19.

Conferenza di Nicolas Ballet.

Nato in Inghilterra a metà degli anni Settanta, il movimento della musica industriale apre l'esperienza sonora a numerose pratiche artistiche, costituendo una piattaforma di ricerca multimediale che si evolve al di fuori dei circuiti istituzionali dell'arte. Le questioni sollevate da questi artisti non sono, tuttavia, così marginali quando reagiscono in modo epidermico alla mattanza della postindustrializzazione e riflettono su uno sfatamento delle gerarchie alte e basse, costituendo un ponte diretto verso la postmodernità, segno del campo artistico di gli anni '70 e '80.

Questa presentazione affronta il modo in cui possiamo esplorare culture alternative nel campo della storia dell'arte, specificando al contempo le questioni che accompagnano lo studio dei corpora che anticipano le domande attuali sui media e sul loro potere coercitivo; dalla dissidenza di genere industriale e le sue trasformazioni culturali, a un nuovo progetto di ricerca, “Hardcore from the Heart”, incentrato sulle prospettive pro-sesso dagli anni ’60 ad oggi.

Dottore in storia dell'arte e curatore al Centre Pompidou, Nicolas Ballet dedica la sua ricerca alle culture visive alternative, all'arte sperimentale, agli studi sul suono e alle avanguardie artistiche. Insegna storia dell'arte contemporanea ed esplora nei suoi testi i contributi visivi e sonori delle controculture e delle pratiche artistiche sperimentali. È l'autore di Shock Factory. Cultura visiva della musica industriale (Les presses du Réel, 2023), due libri su Genesis P-Orridge e ha pubblicato in particolare su Les Cahiers du Mnam, Octopus Notes, Marges, Optical Sound, in Cahiers du CAP e Histo.art in Éditions de la Sorbona, così come in opere dedicate alle opere di Nigel Ayers, Zoe Dewitt e The Rita. Recentemente ha curato la mostra Who You Staring At? Cultura visiva della scena no wave degli anni '70 e '80 (Centre Pompidou, 2023) e ha progettato il programma “Sound Art Live” e la sala d'ascolto per la mostra I Never Dream Altrimenti che sveglio: viaggi nel suono ( Centre Pompidou × Progetto del Museo del West Bund, Shanghai, 2024). Attualmente sta conducendo un progetto di ricerca sulle prospettive pro-sesso nell'arte dagli anni '60 ad oggi.

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