Johan Papaconstantino

Johan Papaconstantino ha iniziato a mixare dischi funk ed electro sui giradischi del padre, ascoltando musica greca. Sua madre, di origine corsa, era più appassionata di RnB e chanson francese.

Dopo i suoi primi DJ set da adolescente, si è riunito con un gruppo di amici per formare un gruppo chiamato Tendre émeute.

Tastiere, clarinetto, flauto, macchine, chitarra elettrica, tamburello e autotune si mescolano al bouzouki e alla sua voce, più sensuale che indolente.

Nei suoi testi, Johan Papaconstantino si sofferma sulla quotidianità, su tutto ciò che costituisce la vita, la convivialità ("Beau temps" con Rad Cartier), la seduzione (l'emozionante "Glass"), la paternità ("Tata" e il suo infuocato bouzouki), il comfort ("Bricolo"), ma anche la passione con "Mode d'emploi" e il suo brillante ritornello immerso in un delizioso groove.

C'è qualcosa di irresistibile nelle canzoni di Johan Papaconstantino, qualcosa che ti fa venire voglia di ascoltarle più e più volte, sorridendo, con il corpo teso dai ritmi ricorrenti di queste canzoni che ti portano direttamente sulla pista da ballo.