Lescop

Questo figlio naturale del rock e del punk ha riscoperto il senso di intima ribellione dopo aver attraversato tempeste interiori di rara intensità. Come se infatti oggi si ricollegasse all'essenza stessa del candore (oscuro e gioioso allo stesso tempo) della sua prima hit "The Forest"... Dove ha così autorizzato un'intera generazione affamata di nuovi significati e suoni su cui ballare i carboni ardenti di un'ibridazione che costituisce oggi l'identità del pop francese. In tandem con il regista Thibault Frisoni, Lescop ha costruito il suo edificio pop di 13 canzoni luminose attorno al tema della mutazione, dell'amore e della rinascita. Dove incontriamo le voci incandescenti e senza compromessi di Izia, Halo Maud e Laura Cahen. Dove all'improvviso la potenza di Ash Workman nel mixaggio offre una luce naturale al disco in cui Brighton diventa una destinazione delle Baleari... Mentre l'impronta poetica di Pasolini confina con quella di Bob Dylan, Etienne Daho o Daniel Darc, maestosa trilogia di ispirazione che attesta un ritorno all'essenza stessa del pop. Lescop ha intitolato il suo terzo album “dream party”. In 13 canzoni dal magnetismo ossessivo, riesce a convincerci che è ancora possibile reinventare il sogno in tutta la sua forza utopica.