Museo Masséna – Nizza

Recarsi al museo Masséna significa vivere più esperienze in un’unica visita.

Si entra indifferentemente dal lato mare o dal lato città, ma quest’ultimo come risulta subito chiaro, era il lato nobile dove si trovava l’ingresso a questa villa in stile neoclassico degli inizi del XX secolo. N.B.: il punto informazioni e la biglietteria sono situate nel padiglione lato città: occorre passare di qui per entrare al museo. Non rimarrete delusi, perché  la boutique attigua propone idee regalo molto simpatiche. 

Il pianterreno

Già all’entrata si ha subito l’impressione di ritrovarsi nel XIX secolo.  Lo stile Impero predomina e avvicina il luogo alla storia dell’illustre antenato, il maresciallo Masséna che lo stesso Napoleone definiva “il figlio prediletto della Vittoria”….

Il pianterreno ha conservato il fascino di un tempo, saloni e sala da pranzo, ritratti di famiglia e dei Bonaparte. È sorprendente camminare in questo palazzo, ci si aspetterebbe quasi di vedere la propria immagine in crinolina e abito d’epoca riflessa in ogni specchio che si incontra. Le boiserie del castello di Govone sono sontuose.
Da non dimenticate di soffermarvi sugli orologi a pendolo e le torce che sono autentiche opere d’arte.

Al primo piano

La scalinata che conduce al primo piano riunisce l’intera famiglia Masséna…A ben guardare ci sono tutti. In primo piano, i presenti dell’epoca e dietro le colonne, quelli  che sono scomparsi… Una delicata attenzione.

Al primo piano è esposta la collezione permanente del museo che ripercorre la storia di Nizza dalla fine del XVIII secolo all’inizio del XX.

La prima sala è un omaggio a Masséna, a cui fa  seguito la zona dedicata a Joséphine de Beauharnais, a cui si deve l’introduzione in Francia di innumerevoli specie vegetali, molte delle quali sono passate da Nizza per acclimatarsi al clima europeo. Una fitta corrispondenza tra lei e il primo prefetto delle Alpi Marittime ne ripercorre la storia, si spiega così il fatto che il ritratto di  M. Dubouchage si trovi di fronte a quello dell’imperatrice. Oggetti quali il suo diadema in madreperla o perle e pietre colorate regalo di Murat, o la prima maschera mortuaria  dell’Imperatore Napoleone I sono testimonianze rare.

Inoltre, l’ampio corridoio ricorda la Famiglia Savoia che ha guidato le sorti della città dal 1388 al 1860 – con una breve interruzione durante la Rivoluzione francese e l’Impero in cui la città diventa francese -. La carrellata si conclude con il ritorno alla Francia con Garibaldi e Napoleone III, che sono i protagonisti della riannessione della Contea di Nizza alla Francia.

Nelle sale che si aprono su questo spazio, alcune tematiche, trattate in maniera molto piacevole e molto istruttiva, raccontano Nizza in tutte le sue sfaccettature, la storia del suo patrimonio architettonico, lo sviluppo urbano, la popolazione, i mestieri e l’artigianato, e in particolare gli intarsi… Le opere dei pittori paesaggisti del XIX secolo e di Joseph Fricero, Antoine Trachel e Alexis Mossa in particolare, le sottolineano magnificamente. Segue l’avvento del turismo invernale con l’arrivo delle teste coronate, degli artisti e dei ricchi borghesi di tutta Europa.

Percorrendo queste sale si coglie con chiarezza la combattuta storia politica di questo luogo, come evidenti sono le tracce di una città che ha scelto di essere la capitale dell’arte di vivere e della villeggiatura. 

Al secondo piano

Ma continuiamo … Il secondo piano ospita le mostre temporanee, che sono sempre molto interessanti con allestimenti molto azzeccati e scenografici.

Per concludere la visita, non c’è niente di meglio che fare un giro nel magnifico giardino creato ancora prima della villa stessa.

Personalmente, mi piace visitarlo in tutta calma…

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Informazioni pratiche

  • Visita guidata: su appuntamento
  • Ingresso a pagamento
  • Boutique, parco, parcheggio nelle vicinanze.

foto di copertina @OTM NCA / Lisa del Sol


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Isabelle