L’agricoltura e la valle del Var

Vista mozzafiato sulla valle del Var e sui vigneti di Bellet.

Si pensa che il nome La Gaude derivi dal celtico Gaud, che significa foresta o area boschiva, da cui deriva la parola Alagauda, un termine che compare per la prima volta nel 1075. In passato, i gaudesi traevano le loro principali risorse dagli ulivi, dal grano e dalla vite, e il vino de La Gaude era rinomato. In seguito, iniziarono a coltivare aranci, garofani e rose.

Interpretazione del paesaggio :

Il villaggio di La Gaude è costruito su un crinale che domina la Cagne, ma da questo punto la vista spazia sulla pianura del Var. A monte, i meandri intrecciati del fiume e i suoi argini costituiscono l'arteria principale, sottolineata dalla strada sulla riva sinistra, riconoscibile per la linea di platani che la costeggia. I villaggi collinari di Castagniers e Aspremont sono aggrappati alle colline.

Su questa sponda del Var, i vigneti di Bellet si estendono a terrazze, dove gli agricoltori hanno scavato diversi chilometri di pendii nella pietra puddinga, modellando il paesaggio. Queste terrazze sembrano seguire le curve di livello. La cappella bianca sconsacrata di Château de Bellet, a sinistra, e le mura rosso veneziane di Château Crémat, a destra, sono ben visibili e incorniciano i vigneti di Nizza. Alcune serre e gallerie di ortaggi sui crinali e sulle pianure testimoniano l'attività orticola tipica delle colline nizzarde.

Anche gli appezzamenti di uliveti terrazzati si riconoscono per la loro tonalità argentea, mentre il verde dei pini evidenzia le aree boschive delle valli. In pianura, i terreni agricoli si alternano alle aree commerciali.

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